Notai e pensione: perché quella della Cassa non basta (e cosa fare)

Essere notaio significa avere uno status professionale prestigioso e un reddito spesso elevato, ma quando si parla di pensione, la realtà potrebbe essere meno rassicurante di quanto si pensi. Se credi che la sola pensione della Cassa del Notariato sia sufficiente per garantirti lo stesso tenore di vita una volta smesso di lavorare, potresti andare incontro a una spiacevole sorpresa.

Il sistema previdenziale della Cassa Nazionale del Notariato è autonomo e si basa sul principio della solidarietà tra gli iscritti. Ma, come molti altri enti previdenziali privati, segue un modello a ripartizione, dove le pensioni vengono finanziate dai contributi versati dai notai in attività. Questo significa che l’importo della pensione dipenderà non solo dai contributi versati nella tua carriera, ma anche dalla sostenibilità del sistema nel lungo periodo.

Oggi, con la riduzione del numero di notai e l’aumento della longevità, il rischio che le pensioni future siano più basse di quanto ci si aspetti è concreto. Inoltre, i massimali imposti dalla Cassa potrebbero portarti a ricevere un assegno ben lontano dal reddito che percepivi in attività.

Facciamo un calcolo indicativo. Se hai avuto una carriera brillante e hai versato regolarmente i contributi, la tua pensione potrebbe aggirarsi tra il 40% e il 50% dell’ultimo reddito professionale. Se oggi guadagni 200.000 euro l’anno, potresti ritrovarti con una pensione di circa 80.000-100.000 euro. Una cifra che potrebbe sembrare alta, ma che va confrontata con il tuo stile di vita, le spese e gli impegni economici futuri.

Inoltre, la tassazione sulle pensioni in Italia è tra le più alte in Europa, riducendo ulteriormente il netto disponibile. E se a questo aggiungiamo eventuali spese sanitarie o di assistenza per la vecchiaia, il rischio di una pensione inadeguata diventa reale.

La buona notizia è che puoi proteggere il tuo futuro con una strategia previdenziale integrativa. Investire in fondi pensione, piani individuali pensionistici (PIP) o altre forme di previdenza complementare ti permette di costruire un capitale aggiuntivo da affiancare alla pensione della Cassa.

Questi strumenti offrono vantaggi fiscali, flessibilità e la possibilità di ottenere un’integrazione significativa della tua rendita futura. Il segreto è iniziare il prima possibile, perché la capitalizzazione composta gioca a tuo favore nel lungo periodo.

Affidarsi esclusivamente alla pensione della Cassa del Notariato potrebbe non essere una scelta saggia. Per mantenere il tuo attuale tenore di vita anche da pensionato, è essenziale pianificare per tempo e integrare la tua previdenza con strumenti complementari. Il futuro si costruisce oggi: sei pronto a fare il primo passo?

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